Nagual e L’arte Visionaria Collection

In queste culture, emerge la figura mitologica del Nahual (o Nagual), uno spirito benevolo che appare sotto forma di animale, simile a un angelo custode. Ogni individuo ha un nahual che lo segue e protegge, come l’ Huitzilopochtli (colibrì) e il Quetzalcoatl (serpente piumato). Questa creazione, inoltre, trova i suoi riferimenti bilbliografici nei testi di Carlos Castaneda, il quale nei suoi libri “Gli insegnamenti di Don Juan” e “L’Arte di Sognare” descrive il “Nagual” come una figura esperta e guida, un maestro che conduce altri stregoni verso nuove esperienze percettive. Il Nagual è visto come un benefattore per gli iniziati, una guida verso la liberazione dai vincoli della realtà tangibile. Il Nagual e gli sciamani sono visionari, capaci di accedere alla conoscenza intuitiva della realtà, percependo altri piani di esistenza, simili agli artisti.

Custode di conoscenze e saperi “magici”, attraverso un percorso iniziatico personale di crescita e consapevolezza spirituale, ha accesso al mondo del “non conosciuto”, ignoto a molti. Il suo volto etereo è ornato dai colori del fiore di Kantu, fiore nazionale del Perù. La Curandera incarna la potente energia femminile. La donna che rappresenta, secondo la tradizione andina, “è il ponte teso verso l’eternità, è il senso dell’ordine morale, intellettuale, spirituale, è uno stato di coscienza”, come ci narra Hernán Huarache Mamani nel suo libro “La Profezia della Curandera”.

Radicato nei riti sciamanici e nelle tradizioni popolari precolombiane, il Curandero è un guaritore esperto nella cultura latinoamericana. Conosce profondamente le “regole magiche” della natura e le proprietà curative di alcune piante. È capace di curare l’anima, la mente e il corpo attraverso pratiche spirituali antiche, esplorando stati di coscienza non ordinari e utilizzando metodi terapeutici ancestrali tramandati di generazione in generazione agli sciamani iniziati. Figura enigmatica e spesso difficile da comprendere e accettare nella cultura occidentale, il Curandero, spesso definito “Stregone”, è contrapposto allo “Scienziato” della medicina moderna. Quest’ultimo, sempre più concentrato sulla tecnologia della cura, rischia di perdere di vista l’essenza e la sacralità dell’essere umano.

“Sognare un sogno” è un’arte sciamanica, uno stato alterato di coscienza che ci connette a una “realtà non ordinaria”, come narra Carlos Castaneda nei suoi libri “L’Arte di sognare” e
“Gli insegnamenti di Don Juan”. Dominare il sogno è un’ arte superiore. È visione, intesa come conoscenza diretta della realtà. “Il Sogno Sognato” nasce dunque come un tentativo di raffigurare un sogno attraverso un gioco cromatico dai contorni grafici indefiniti. L’arte è visione, e sia gli artisti che i fruitori delle opere d’arte sono visionari. Entrambi partecipano all’esperienza dell'”ignoto” attraverso l’intuizione creativa.